Le auto con motore a gasolio più recenti, anche dotate di filtro anti-particolato, inquinano meno di quelle a benzina perché emettono meno polveri sottili e meno agenti inquinanti prodotti dall’auto. Infatti, gli specialisti canadesi hanno effettuato una serie di test in un’apposita “camera dello smog”, misurando le emissioni sia di vetture con motori a benzina che diesel, forniti questi ultimi di congegni anti-particolato. I risultati hanno dimostrato che i moderni motori a gasolio con filtro anti-particolato emettono una quantità di polveri sottili 10 volte inferiore a quelli a benzina. Ma basta solo il 3% di auto diesel in circolazione in Europa a non esserne equipaggiate, perché l’effetto benefico scompaia. La realtà è che nelle nostre città circolano parecchie auto a gasolio datate e vecchie che non possiedono ovviamente il nuovo filtro: dunque l’effetto benefico dei filtri viene in pratica annullato … almeno fino a quando non si sostituiranno quasi per intero quelle vecchie con vetture più moderne. Però il cambiamento del parco auto rimane una priorità che non significa mettere in difficoltà, chi una macchina nuova, non se la può permettere.
Non solo la realtà ci fa’ notare che molte aziende e case automobilistiche stanno cercando di diminuire i motori diesel come in Germania che sono stati stanziati incentivi per ottenere entro il 2020 almeno un milione di auto solo elettriche che percorrono le strade tedesche.
In contrario proprio l’azienda tedesca Bosch vuole salvaguardare il motore diesel affermando che non va abbandonato del tutto e che può avere ancora margini di miglioramento e che possono essere adeguati ai futuri cicli di omologazione che si baseranno su condizioni di guida reali. Non solo anche il gruppo di Volkswagen afferma che l’elettrico va avanti, ma il diesel non è morto visto che è ancora indispensabile nell’immediato futuro per garantire al consumatore una mobilità sostenibile ad un prezzo sostenibile a larga scala. Anche Mercedes, la casa di Stoccarda, ha deciso di continuare a sviluppare motori diesel probabilmente unito ad un motore elettrico formando un ibrido performante infatti al momento, partendo dal quattro cilindri di due litri ha sviluppato un tre litri a sei cilindri in linea con turbo a doppia stadio, dotato di quello che si può definire un complesso laboratorio chimico, formato da tante tecnologie che unitamente a un variatore di fase attivo solo dopo l’avviamento del motore riduce drasticamente ogni genere di emissioni. E’ un sistema sofisticato e costoso che, quindi, è facile prevedere equipaggerà anche altre nuove unità a gasolio.
In contrario alla linea di alcune case automobilistiche tedesche citate prima, la casa svedese, Volvo, cerca di abbandonare il diesel infatti ha annunciato che non svilupperà una nuova generazione di motori a gasolio, perché il costo per rispettare le nome sulle emissioni sta diventando troppo alto. In termini pratici, per la Volvo sviluppare nuovi turbodiesel si tradurrebbe in un incremento del costo di circa 1.600 Euro per ogni motore rispetto a quanto richiesto per un’unità a benzina, analogamente “pulita”.
Per questo motivo la casa di Goteborg concentra gli investimenti sullo sviluppo di auto elettriche.
E, sebbene lo abbia fatto solo filtrare, anche il gruppo Renault pensa a un graduale distacco dai motori a gasolio sia puntando sul fatto che la “collaborazione” già in atto con Mercedes potrebbe garantire in alcuni settori la continuità dell’offerta sia sul fatto che è sempre più impegnata nello sviluppo di vetture a Emissioni Zero, con tutto quello che ne deriva a livello d’investimenti.
Quindi il mondo è diviso di chi è a favore e di chi è contro fatto sta che ancora oggi i motori a gasolio mandano avanti tante nostre auto e non solo per cui toglierlo del tutto è esagerato semmai sostituirlo con motori sempre a diesel ma più efficienti e performanti oppure ibridi.
